Cos’è l’assegno bancario

L’assegno bancario è uno dei principali metodi di pagamento utilizzati per effettuare gli acquisti, soprattutto quando questi sono di un importo considerevole.

Andiamo a scoprire quali sono le caratteristiche dell’assegno bancario.

Come funziona un assegno bancario

Tutti i titolari di un conto corrente possono richiedere all’istituto di credito presso il quale sono correntisti l’emissione di un libretto di assegni. Ogni blocchetto è composto da 10 assegni bancari da dover compilare all’occorrenza.

Nell’assegno bancario sono coinvolte 3 figure:

  • il traente, ossia il soggetto che emette l’assegno
  • il trattario, ossia la banca presso la quale è aperto il conto corrente
  • il beneficiario, ossia il soggetto a cui spetta il pagamento

L’assegno rappresenta un metodo di pagamento alternativo al contante, sicuro e tracciabile, adatto soprattutto per tutti gli acquisti dagli importi elevati.

Come compilare un assegno bancario

Gli assegni bancari devono essere compilati correttamente in ogni parte per poter essere accettati.

Nell’assegno devono essere indicate le seguenti informazioni:

  • il luogo
  • la data
  • l’importo espresso in numeri
  • l’importo espresso in lettere
  • i dati del beneficiario
  • la firma del traente

Gli importi indicati in numeri devono riportare i decimali, separandoli da una virgola. Ad esempio un assegno di 1000€ deve essere scritto 1000,00.

Negli importi indicati in lettere invece, i decimali vengono separati con il simbolo “/”. Ad esempio un assegno di 1000€ deve essere scritto mille/00.

Prima dell’importo è consigliabile apporre sempre il simbolo del cancelletto per assicurarsi che la cifra indicata non possa essere contraffatta in alcun modo.

Assegni post datati

Per legge l’assegno bancario deve riportare la data di emissione corrispondente con la data in cui si effettua l’acquisto. L’unica eccezione è legata all’apposizione della data in anticipo, entro un numero massimo di quattro giorni, per consentire materialmente la consegna dell’assegno al beneficiario.

Carnet d’assegni

Ogni libretto d’assegni è composto da due parti per consentire al titolare del conto corrente di avere una copia dei dati relativi ad ogni assegno emesso.

Inoltre, in caso di furto è possibile annullare l’assegno comunicando alla banca il suo numero identificativo.

Anche in caso di smarrimento o di furto dell’intero libretto occorre comunicarlo tempestivamente all’istituto di credito che provvederà ad annullare l’intero carnet d’assegni, limitatamente agli assegni non ancora incassati.

Limiti d’importo degli assegni

Gli assegni bancari sono metodi di pagamento tracciabili per i quali non ci sono limiti d’importo se riportano la clausola “non trasferibile”, mentre per quelli liberi il limite d’importo è fissato a 999€.

Scadenza degli assegni

Gli assegni bancari devono essere riscossi entro 8 giorni se sono emessi su piazza, ossia quando il Comune di emissione corrisponde con quello in cui viene riscosso l’assegno, ed entro 15 giorni se sono emessi fuori piazza, ossia quando il Comune di emissione non è lo stesso di quello di riscossione.

In caso di riscossioni all’estero, gli assegni possono essere incassati entro 20 giorni se il titolo di credito viene presentato in una banca dell’Unione Europea, ed entro 60 giorni se l’assegno viene presentato in un paese non appartenente all’Unione Europea.

Come girare un assegno bancario

Gli assegni bancari liberi possono essere girati dal beneficiario nei confronti di altri soggetti apponendo una firma nella parte retrostante dell’assegno, che in questo modo consegna il titolo di credito nelle mani di un altro beneficiario.

Un assegno può essere girato diverse volte.

Ogni beneficiario è tenuto a garantire la disponibilità dell’importo dell’assegno sul proprio conto corrente, in quanto nel caso in cui il beneficiario finale vada ad incassare l’assegno, e questo risulta scoperto, la somma viene prelevata dal conto corrente del girante precedente.

Quando un assegno viene definito scoperto

Un assegno bancario è scoperto quando il soggetto che ha emesso o girato l’assegno non dispone sul proprio conto corrente di un importo sufficiente per poterlo saldare.

In questo caso il beneficiario può rivalersi sui precedenti giranti per poter riscuotere il credito o sul soggetto che ha emesso l’assegno. La banca non è responsabile in alcun modo di un assegno scoperto, pertanto non risponde con risorse proprie di questo pagamento insoluto.

Perché un assegno può essere definito sbarrato

Gli assegni sono definiti sbarrati quando sono apposte due linee di segno che sbarrano l’assegno.

Con questa operazione la banca riconosce l’assegno come titolo di credito che può essere riscosso solo da un correntista della banca o da un altro istituto di credito, rifiutando così l’incasso di un assegno a soggetti diversi da quelli elencati in precedenza.

Perché un assegno può essere definito spillato

Un assegno è definito spillato quando presenta un angolo tagliato, per la precisione l’angolo superiore sinistro.

Questa operazione viene effettuata quando un assegno viene incassato o quando viene riconosciuto un assegno rubato, per bloccarne la circolazione.