Caratteristiche dell’assegno bancario
Uno degli strumenti di pagamento maggiormente utilizzati dai possessori di conto corrente è l’assegno bancario.
Tante volte ti sarai trovato ad utilizzarlo al posto dei contanti, della carta di credito oppure del bancomat.
Tuttavia, a volte possono sorgere dubbi riguardanti la sua corretta compilazione.
Per evitare errori ti consigliamo di leggere questa breve guida.
Tutti sappiamo che l’assegno bancario è un titolo con cui il traente incarica il trattario (banca) di pagare per suo conto una determinata cifra al beneficiario, per cui ovviamente la somma in giacenza sul conto corrente dovrà essere pari o superiore a quella riportata sull’assegno.
Emettere assegni scoperti, ovvero di importo superiore alla giacenza in banca, comporta per il traente illecito amministrativo, sanzioni ed addebito di spese da parte della banca e la segnalazione per protesto. Dal 2007, a seguito dell’entrata in vigore del D.L. 231/07, tutti gli assegni di importo pari o superiore a €1.000 devono riportare la dicitura “non trasferibile” e possono pertanto essere presentati all’incasso esclusivamente dal beneficiario.
Sempre da questa data i blocchetti di assegni emessi dalla banca riportano stampata la dicitura “non trasferibile”.
Possono essere rilasciati assegni liberi soltanto dietro richiesta specifica del correntista, previo pagamento dell’imposta di bollo pari ad €1,50 per ogni modulo emesso che la banca verserà allo Stato.
Gli elementi che devono essere presenti in ogni assegno bancario sono:
- il luogo e la data di emissione
- l’importo in cifre ed in lettere
- il nome del beneficiario
- la firma autografa del traente
Luogo e data di emissione nell’assegno bancario
I primi due elementi da riportare in un assegno bancario a cura del traente sono il luogo e la data di emissione. Ovviamente nello spazio destinato al luogo dovrà essere inserita la località in cui ci troviamo al momento dell’emissione, che servirà a determinare se si tratta di assegno “su piazza” (ovvero nello stesso Comune in cui si trova la banca) oppure “fuori piazza”.
Per quanto riguarda la data occorre precisare che è un elemento molto importante per vari motivi. Innanzitutto precisiamo che la data apposta è indispensabile per stabilire i termini di pagamento.
L’assegno infatti, potrà essere presentato all’incasso entro 8 giorni se su piazza, ed entro 15 giorni se si tratta di titolo emesso in località diversa dalla sede della banca. Oltre tale termine il traente potrà chiedere al proprio istituto di non effettuare il pagamento e decadranno i diritti per esercitare l’azione di protesto.
La data apposta dovrà sempre coincidere con quella di emissione.
Eventuali accordi che portino all’emissione di postdatati danno origine all’emissione di un titolo che non può più essere considerato assegno, ma deve intendersi invece come una cambiale, e come tale sarà soggetta all’imposta di bollo vigente.
Importo sull’assegno bancario: come deve essere indicato
In ogni tipologia di assegno bancario è previsto un doppio spazio su cui dovrà essere indicato l’importo da rimborsare.
La prima indicazione numerica deve essere apposta sul lato destro dell’assegno, a fianco alla data.
Nella parte sottostante dovrà essere indicato l’importo in lettere.
In entrambi i casi dovranno essere indicati i due decimali, anche se sono pari a zero. Nell’importo in cifre è già predisposto il campo per questi ultimi dopo la virgola prestampata, mentre per l’importo scritto in lettere occorrerà apporre una barra dopo il numero intero ed aggiungerli in forma numerica.
Se, ad esempio, l’assegno è di importo pari a €700,00 occorrerà scrivere settecento/00.
Beneficiario e firma del traente sull’assegno bancario
Sotto all’importo dell’assegno in lettere occorre specificare il nome completo del beneficiario, ovvero della persona che potrà incassare il denaro in caso di assegno “non trasferibile”.
Nel caso in cui l’assegno preveda la possibilità di girata il beneficiario potrà incassarlo direttamente oppure decidere di cederlo a terzi firmandolo sul retro.
Nell’ultima riga a destra dell’assegno bancario infine è previsto lo spazio per la firma del traente. Questa dovrà coincidere con quella depositata in banca.