L’assegno è un metodo di pagamento utilizzato sia per saldare somme di denaro consistenti, come ad esempio l’acquisto di una casa o di un automobile, oppure per somme di denaro minori, come l’acquisto di un elettrodomestico, saldare un abbonamento in palestra ecc.
Ovviamente tutto questo è possibile solo per i possessori di un conto corrente bancario.
Ci si chiede spesso quale sia il giusto metodo di pagamento, tra l’assegno bancario e quello circolare.
Tra i due infatti esistono delle differenze, infatti chi beneficia dell’assegno ha delle garanzie maggiori o minori sulla copertura del conto corrente di chi emette l’assegno.
Qual’è la differenza tra l’assegno bancario e quello circolare?
Prima di capire il metodo di pagamento adatto alle proprie esigenze, bisogna sapere bene quale sia la differenza tra le due tipologie di assegno.
– Assegno circolare: possiede maggiori garanzie per chi lo riceve, infatti può essere emesso solo nel caso in cui la somma di denaro scritta sull’assegno sia posseduta realmente sul proprio conto corrente.
La banca prima di emettere l’assegno, ovviamente farà tutti i dovuti controlli,verificando se il debitore possiede la somma richiesta, in tal caso allora si procede con l’emissione.
In questo caso la banca è coinvolta in prima persona, poiché è essa a dare l’autorizzazione.
L’assegno circolare viene considerato il metodo più sicuro, avente appunto maggiori garanzie per chi riceve l’assegno, poiché non vi è pericolo che questo sia scoperto, e quindi è sempre possibile riscuotere la somma di denaro dovuta.
Per la legge italiana, l’assegno circolare per essere regolare deve obbligatoriamente avere:
– obbligo di scrittura del nome e cognome di chi lo emette, in mancanza di esso l’assegno non verrà accettato in alcuna banca;
– firma della banca che emette l’assegno;
– tutte le dovute indicazioni di chi ne beneficia;
– la data e il luogo in cui l’assegno viene emesso;
– una promessa che l’assegno circolare sia pagato a vista.
Questo tipo di assegno viene utilizzato maggiormente per pagare somme di denaro molto consistenti, come ad esempio l’acquisto di una casa.
– Assegno bancario: L’assegno bancario viene definito più “rischioso”, infatti non si ha garanzia sulla copertura della somma di denaro dovuta.
Questa tipologia di assegno può essere sia come “titolo al portatore” quando sull’assegno non compare il nome di chi ne beneficia, sia come “titolo all’ordine” quando il nome di chi ne beneficia compare sull’assegno, e dovrà essere obbligatoriamente firmato sul retro.
Anche se questa tipologia di assegno viene considerata più rischiosa rispetto all’assegno circolare, non vengono meno però le dovute responsabilità per l’emittente , infatti comunque nei suoi doveri esiste quello di provvedere a pagare obbligatoriamente la somma dovuta.
Il titolare dell’assegno sarà sollecitato dalla propria banca, che dovrà provvedere a saldare il suo debito entro 60 giorni.
Nel caso in cui l’assegno risulta essere scoperto, il beneficiario può aprire una controversia sull’emittente, e quindi una sorta di rivalsa, non avendo però alcuna garanzia di riscuotere la somma dovuta.
Quando l’emittente non è in grado di pagare la somma di denaro dovuta, emettendo un assegno scoperto, è obbligo della banca ritirare l’intero blocchetto degli assegni rilasciato al debitore. In questo caso gli viene privato la totale libertà di emettere altri assegni.
Ecco perché l’assegno bancario non è del tutto gradito, soprattutto per chi deve ricevere una somma di denaro consistente. Nella maggior parte dei casi infatti viene richiesto esplicitamente di essere pagati con l’assegno circolare.
Il blocchetto di assegni che viene rilasciato direttamente dalla propria banca, riporta un codice numerico su ogni singolo assegno. La banca provvede a collegare il carnet al proprio conto corrente. Da questo momento il titolare degli assegni ha la piena responsabilità del blocchetto, infatti qualora vi fosse uno smarrimento dovrà essere denunciato dalle autorità competenti.
La denuncia dovrà essere portata in sede bancaria, e l’operatore provvederà a bloccarne l’uso.
Cosa fare nel caso di assegno postdatato?
L’assegno postdatato per la legge italiana non è del tutto legale, poiché “l’assegno bancario è pagabile a vista”.
Chi decide di cambiare la data di emissione dell’assegno, è solo per offrire una garanzia a chi lo riceve, poiché non è in grado di saldare la somma di denaro nella data di rilascio.
In Italia seppur non sia concesso è comunque di frequente utilizzo.
Conclusioni
Una volta chiarite quale siano le differenze sostanziali tra i due assegni, occorre valutare quale metodo sia più idoneo a seconda del pagamento da effettuare.
Certo è, che se si devono fare pagamenti di ingenti somme allora per una maggiore garanzia, sarà utile utilizzare l’assegno circolare. In tal modo si limiterà il rischio di non adempiere al pagamento della somma.
Tra i più importanti troviamo sicuramente:
– l’acquisto di una casa o un qualsiasi immobile,
– pagamento di una tassa doganale,
– pagamento di un’asta pubblica,
– acquisto di un automobile o simili.
Per tutti i pagamenti quotidiani si potrà pensare invece di utilizzare come strumento di pagamento il comune assegno bancario.